Vendemmia nel monumento naturale: 18 antiche varietà di vite tra cui molte senza un nome

Un luogo straordinario del nostro Friuli, pieno di fascino, da visitare e conoscere
Paola Treppo

Vendemmia numero 124 nel Vigneto Storico di Faedis. Un ponte di conoscenze, tradizioni, amore per la terra, lungo più di un secolo.

Dalla fine del XIX secolo ai nostri giorni questo vigneto ha testimoniato l’alternanza delle stagioni, la generosità della Natura e la cura di mani sapienti che hanno accarezzato stagione dopo stagione queste viti fino alla vendemmia di oggi. Gesti rituali che si sono ripetuti per più di un secolo e che ora sono riposti nella cura e nella passione della Famiglia Zani. Ospiti d’onore, ad aprire la vendemmia 2019, sono stati i ragazzi e gli insegnanti della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo di Faedis.

C’è interesse sempre maggiore per questo “monumento naturale”.

Per esprimere i valori della tradizione, il patrimonio di conoscenze e la valenza storica di questo “museo all’aperto” è intervenuto il professor Petrussi, massimo esperto del settore; ha spiegato come in un vigneto di poco più di 5mila metri quadrati siano presenti 18 antiche varietà di vite tra cui molte senza un nome preciso o unici esemplari di linee oramai estinte.

Varietà che sono giunte da ogni angolo d’Europa attraverso i viaggi dei nostri emigranti.

Per questa ragione il vigneto storico di Faedis è diventato l’espressione di una antica integrazione di culture, unione e testimonianza di quanto i nostri emigranti abbiano donato e anche raccolto nei paesi che hanno potuto ospitarli.

Un simbolo di pace, un museo naturale e un patrimonio di cui Faedis va fiero, una ricchezza che esprime e sintetizza la straordinaria biodiversità e la passione della sua gente per questo territorio.

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