Via alla ‘App VerificaC19’, da domani vita dura per i non vaccinati

La Certificazione verde COVID-19 è richiesta in Italia per partecipare alle feste per cerimonie civili e religiose, accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in ...
Redazione

Da domani, venerdì 6 agosto, scattano i vincoli per i non possessori del green pass, il lasciapassare verde valido come ‘Eu digital Covid certificate’ già dal primo luglio. I non vaccinati (basta almeno una dose), o comunque chi non è in possesso del documento, potranno accedere a tutti i servizi vincolati dimostrando di essere guariti dal Covid nei sei mesi precedenti oppure di essere negativi al virus. In quest’ultimo caso sarà necessario aver eseguito nelle 48 ore precedenti un tampone molecolare o rapido (art.9 D.L. 22/4/21 n. 52) che dimostri la non positività dell’individuo. 

Non sono escluse per la giornata di oggi ulteriori indicazioni, ma al momento quello che sappiamo è quanto segue. Il Green pass non sarà richiesto ai bambini inferiori ai 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica. La Certificazione verde COVID-19, già necessaria per i matrimoni, o per l’accesso in residenze sanitarie e assistenziali, da domani sarà indispensabile per accedere ai seguenti servizi e attività:

  1. servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso;
  2. spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
  3. musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
  4. piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
  5. sagre e fiere, convegni e congressi;
  6. centri termali, parchi tematici e di divertimento;
  7. centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
  8. attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
  9. concorsi pubblici.

La Certificazione verde COVID-19 si applica a tutte le attività e i servizi autorizzati in base al livello di rischio della zona. E’ richiesta in “zona bianca” ma anche nelle zone “gialla”, “arancione” e “rossa”, dove i servizi e le attività siano consentiti. Regioni e Province autonome potranno inoltre prevedere altri utilizzi del documento, che comunque rimane necessario per spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in “zona rossa” o “zona arancione”.

Le multe per i trasgressori saranno salate. Vanno da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia del cliente. Con sconto del 30% se si paga entro 5 giorni. E in caso di violazione reiterata per tre volte in tre giorni diversi, «l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni».

La App per effettuare i controlli si chiama VerificaC19 (clicca per scaricarla) ed è stata sviluppata dal ministero della Salute. Chi verifica richiederà la certificazione all’Interessato, il quale mostra il relativo QR Code (in formato digitale oppure cartaceo). A quel punto basterà inquadrare il Qr Code sulla certificazione digitale per ottenere in risposta una spunta verde in caso affermativo o un segnale di divieto rosso nel caso in cui il pass non sia più valido, come quando un tampone è stato effettuato più di 48 ore prima del controllo.

Ricordiamo che la Certificazione Verde Covid-19 è un certificato gratuito che si può ottenere su www.dgc.gov.it , o anche con App IO e App Immuni. I codici vengono emessi unicamente dal Ministero con crittografia “a doppia chiave”. Nessun dato personale contenuto nelle certificazioni viene memorizzato sul dispositivo del verificatore.

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