Violenza e risse a Udine, Venanzi attacca la giunta: «In 2 anni situazione peggiorata»

Il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale commenta l'escalation di episodi criminosi registrati nel capoluogo regionale
Redazione

Dopo la violenza sessuale subita da una trentenne udinese la notte di Capodanno nel bel mezzo dei festeggiamenti e la rissa avvenuta ieri sera tra via Aquileia e via Zoletti, sul tema sicurezza, punto cardine del programma della giunta Fotanini, il capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico, Alessandro Venanzi, ha voluto dire la sua commentando anche le dichiarazioni rilasciate questa mattina dall’assessore Ciani.

“Mi sembra evidente che le dichiarazioni dell’assessore alla (in)sicurezza rappresentino una manifesta incapacità di gestire il problema – premette il consigliere di minoranza -. Dopo aver fatto tutta la campagna elettorale sul tema della sicurezza, in due anni la situazione numericamente e qualitativamente è peggiorata. Violenze, rapine e scorribande sono all’ordine del giorno. Il problema non si risolverà di certo con l’assunzione di dieci agenti di Polizia Locale, che – tra l’altro –  fanno un altro mestiere. E non si risolveranno nemmeno facendo un’ordinanza anti-alcol in Borgo stazione o modificando il regolamento della Municipale”.

Il consigliere dem poi riprende quanto già affermato a fine anno. “La Cavarzerani, pronta ad essere trasformata in un Cpr, è stata ufficialmente trasformata da Federiga in un centro di smistamento regionale dei profughi in città, che così sono aumentati di numero e sono stati pure strutturati. Aldilà di enunciare i problemi di questa città e di scaricare la responsabilità su altri riusciremo a vedere degli interventi seri da parte di questa giunta? – si domanda Venanzi -. La Giunta Fontanini ha fallito sul suo terreno: abbiamo una città più pericolosa, con più episodi di delinquenza in pieno centro e a contrastarli solo interventi placebo come le guardie giurate”.

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