Visita ai laboratori dove viene sequenziato il genoma del Sars cov 2

Si trovano all'interno dell'Area Science Park. Questa mattina il sopralluogo di Riccardi e Rosolen
Andrea Pierini

“Da anni la Regione, in modo lungimirante e in tempi non sospetti, ha saputo investire sulle capacità dei ricercatori che, in Area Science Park, operano sul sequenziamento del Covid-19 e delle sue numerose varianti”.

Questo il concetto espresso oggi dal vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e dall’assessore alla Ricerca, Alessia Rosolen, durante la visita al Laboratorio di Genomica ed Epigenomica, dislocato su una superficie di 220 mq nel campus di Basovizza.

“Gli strumenti del Laboratorio – ha ricordato Riccardi – hanno consentito il sequenziamento del virus e di individuare anche le ultime varianti inviate all’Istituto Superiore di Sanità. Questo dimostra che non bisogna mai avere paura di investire nella ricerca che risulta fondamentale per governare al meglio fenomeni come quelli che stiamo vivendo”.

“I dati che nei laboratori di Area vengono elaborati, analizzati e resi fruibili testimoniano – ha sottolineato Rosolen – quanto la ricerca sia utile per la collettività chiamata ad affrontare sempre nuove sfide. La cosa veramente importante è che grazie a queste strumentazioni possiamo essere veramente utili alla nostra società”.

Il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica di Area Science Park è una ‘facility’ dedicata alle analisi di sequenze su Dna e Rne e genotipizzazione.

Suo punto forte è la Piattaforma di Genomica ed Epigenomica, un’infrastruttura di ricerca – aperta a utilizzatori pubblici e privati – costituita dall’integrazione delle strumentazioni già esistenti nei laboratori del Friuli Venezia Giulia e potenziata da un sequenziatore di ultima generazione e da un sistema di ‘high performance computing’ – il Data Center Orfeo – in grado di assicurare un’enorme potenza di calcolo.

“Il tema delle mutazioni del Covid-19 è reale nel nostro Paese dove sono presenti ormai numerose varianti – ha aggiunto Riccardi -. Questo deve spingerci ad aumentare l’utilizzo di competenze e di strumenti, come quelle del Laboratorio di Genomica ed Epigenomica, per tracciare questi fenomeni nel minore tempo possibile affinché vengano isolati e studiati”.

“I risultati ottenuti utilizzando questi macchinari hanno fatto diventare la struttura di Basovizza un punto di riferimento a livello internazionale – ha affermato Rosolen -. Non solo le altre Regioni italiane ma anche molti altri Paesi, infatti, stanno dimostrando un grande interesse per il lavoro svolto da questi ricercatori”.

“Il nostro sistema deve essere in grado anche di ipotizzare gli scenari futuri. Siamo gestendo una pandemia estremamente complessa con all’ordine del giorno la priorità della campagna vaccinale, nella speranza – ha concluso Riccardi – di avere a disposizione sempre maggiori dosi per poter procedere nell’importante lavoro che, anche in Friuli Venezia Giulia, si sta facendo”.

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