Ziberna: «Chi ha visto la cortina di ferro non può essere per i muri»

Il sindaco di Gorizia capisce la provocazione di Salvini ma non ritiene che le barriere siano la soluzione al problema dei migranti
Redazione

La provocazione del ministro Salvini sui maggiori controlli ai confini è giusta per il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, il quale però dice no a nuovi muri. “Chi ha visto la cortina di ferro che ha tagliato in due la città –ha affermato all’Ansa Ziberna – non può mai pensare che siano i muri la soluzione giusta. I muri vanno rimossi fisicamente e pure nella testa delle persone”.

Per il sindaco di Gorizia la provocazione va bene nella misura in cui richiama l’attenzione sul problema. “Serve un’interlocuzione diversa con Bruxelles e maggiori controlli, ottimizzando anche il ruolo dell’Esercito, che ora può agire unicamente in pattuglie miste con le forze dell’ordine” – prosegue il primo cittadino. Ziberna lancia a sua volta una provocazione: “organizziamo un ponte umanitario –dice ancora all’Ansa – che li conduca direttamente nel centro Europa o in Inghilterra, vere mete finali della loro migrazione”. Tornando all’idea di Salvini, per il sindaco di Gorizia “c’era la necessità di alzare la voce con l’Europa, perché il confine orientale ha vissuto e sta vivendo un fenomeno unico, con il 98% dei migranti che arrivano da Pakistan e Afghanistan e che spesso si sono visti rifiutare il permesso in altri stati dell’Unione”.

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